Oltre alla violenza terroristica, gratuita e distruttiva, le minoranze religiose in Pakistan vivono una condizione di "discriminazione istituzionalizzata" e diritti negati che impone una profonda riflessione e azione delle istituzioni politiche, della società civile, dei leader religiosi
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Non c’è solo la violenza terroristica, gratuita e distruttiva a colpire le minoranze religiose in Pakistan. L’attacco alla chiesa metodista di Quetta riporta sotto i riflettori la condizione difficile delle minoranze religiose in Pakistan, soprattutto di cristiani e indù che costituiscono rispettivamente il 2% (4 milioni di cittadini) e l’1% (2,2 milioni) su una popolazione di circa 200milioni di abitanti.
Per analizzare condizioni e prospettive delle minoranze religiose, leader cristiani, indù, sikh, musulmani e bahai si sono riuniti nei giorni scorsi a Karachi, in una conferenza organizzata dalla Commissione di “Giustizia e Pace” (CCJP), organismo della Conferenza episcopale cattolica in Pakistan, che lavora dal 1985 per i diritti delle minoranze religiose nel paese, (…)
Cecil S. Chaudhry, direttore esecutivo della CCJP ha presentato lo studio Proposed Principles of Family/Personal Laws for the Religious Minorities of Pakistan e ha dichiarato: “Il mandato della Commissione è quello di proteggere dalla discriminazione la comunità religiosa emarginata, assicurare un’educazione imparziale e la libertà di religione o credo. A questo proposito, la CCJP crede fermamente che le leggi per le minoranze religiose abbiano un’importanza significativa. Per garantire la libertà di religione e credo, le leggi sulle minoranze religiose devono essere formulate in base ai loro valori”, ha aggiunto.
Chaudhry auspica che la ricerca possa essere utilizzata dallo Stato per assicurare la stesura e la modifica delle leggi specifiche sulle comunità delle minoranze religiose. La Commissione ha compito una analisi delle leggi esistenti e ha inoltre organizzato incontri e dibattiti con esperti legali, studiosi, rappresentanti di comunità e altre parti interessate, per proporre principi fondamentali.
Lo studio include il “Christian Divorce Act” del 1869, il “Christian Marriage Act” del 1872, il “Anand Marriage Act” del 1909 per i sikh e l’ “Hindu Marriage Bill” del 2014. Il documento non indica solamente i principi proposti per le leggi familiari delle minoranze religiose, ma contiene anche la bozza di nuove leggi e le necessarie modifiche alle leggi esistenti.
Padre Saleh Diego, Vicario Generale e Direttore della Commissione Giustizia e Pace nell’arcidiocesi cattolica di Karachi, ha detto: “Siamo pakistani; apparteniamo completamente a questa terra e viviamo qui da secoli, prima che il Pakistan nascesse. Dovremmo ottenere i nostri diritti, secondo le nostre leggi e tutte le minoranze dovrebbero ottenere i loro diritti.”
Kailash Sarhadi, Direttore del “Master Peace” Pakistan e rappresentante della comunità sikh, ha detto: “Esorto il governo del Pakistan a fare di più per promuovere l'armonia e la pace interreligiose tra le persone di varie fedi. Il tema dell'armonia interreligiosa dovrebbe essere aggiunto al curriculum per insegnare agli studenti la sua importanza”, ricordando la Settimana dell’ armonia interreligiosa che si terrà dal 1 al 7 febbraio 2018.
L’avvocato Saleem Michael, consulente legale dell’arcidiocesi di Karachi ha detto: “Il Governo deve seriamente affrontare i problemi e le sfide che le minoranze in Pakistan stanno affrontando, anche dopo 70 anni di indipendenza non abbiamo leggi che diano giustizia alle minoranze”.
“Nel 2014, abbiamo fornito 52 raccomandazioni al governo per la protezione delle minoranze in Pakistan e mi rammarica sapere che non ne sia stata presa in considerazione neanche una”, ha aggiunto l’avvocato Michael. L’avvocato inoltre invita le minoranze a sostenere i partiti politici che favoriscono la tutela dei diritti delle minoranze in Pakistan.
Pitanber Sewani, ex Membro dell’Assemblea Provinciale si è detto preoccupato per la scarsa importanza attribuita alle questioni che riguardano le minoranze, osservando: “Il fenomeno della conversione forzata è molto preoccupante, comporta la violazione dei diritti delle donne, ed è pertanto necessario agire per la prevenzione del fenomeno”.
La procedura consiste nel rapimento di una minorenne, che viene portata da un distretto all’altro dove è costretta a convertisti all’ Islam e a sposarsi con uno dei rapitori. Sehwani nota che, in spregio al rispetto dei diritti, urge fermare le conversioni forzate e garantire la tutela delle donne appartenenti alle minoranze religiose, doppiamente vulnerabili. Come emerge dal Rapporto della Commissione sui diritti umani del Pakistan, ogni anno quasi mille ragazze appartenenti a varie minoranze del Pakistan vengono rapite, costrette a sposare un musulmano e nello stesso tempo costrette a convertirsi all'Islam. La legge afferma che i minori (sotto i 18 anni) non possono sposarsi: ci si chiede, allora, come e perché una ragazza indù o cristiana minorenne possa essere costretta a sposare un musulmano.
Tra i principali nodi che interessano la vita delle minoranze religiose in Pakistan, la Commissione “Giustizia e Pace” dei Vescovi cattolici segnala:
Rapimenti, conversioni e matrimoni forzati
Pitanber Sewani, leader indù, nota: “Il Governo non tutela le donne che appartengono alle minoranze in Pakistan. Ho presentato due volte una proposta di legge in assemblea per la protezione delle donne appartenenti alle minoranze, ma non ci sono riuscito, l’attuale Ministro delle Minoranze l’ha presentata di nuovo e speriamo che venga approvata. Il Governo ha totalmente fallito nella tutela delle donne in tale materia, anche i funzionari di polizia e gli avvocati (avvocati e giudici) hanno paura di trattare tali casi”. Un rapporto del Pakistan Hindu Council conferma che ogni anno vengono rapite oltre 1.000 ragazze appartenenti a minoranze.
Secondo il Pakistan Hindu Panchayat, organizzazione della società civile, rappresentativa degli indù, ogni mese si registrano 20 casi di rapimenti, conversioni e matrimoni forzati di ragazze Hindu solo nella Provincia Sindh. I 2,5 milioni di indù stanno affrontando una crescente discriminazione da parte di gruppi estremisti islamici. Le donne vengono rapite, violentate e convertiti con la forza. Agli indù in Pakistan viene negato anche l’accesso a risorse pubbliche, lavoro, alloggio, opportunità commerciali e tutela legale.
Lavori umili per i non-musulmani
Ogni volta che vengono pubblicizzati posti di lavoro governativi sui giornali per ruoli umili come operatori sanitari e spazzini, questi sono tutti esplicitamente destinati “ai non musulmani”.Il Governo dovrebbe evitare questa pratica, che è palesemente discriminatoria e affonda le radici nella concezione gerarchica castale della società.
Seggi nell’Assemblea Nazionale
Zahid Farooq, cristiano, ha evidenziato la questione del numero di seggi riservati ai cristiani all'Assemblea nazionale: il numero di seggi nell’Assemblea Nazionale è di 342, raddoppiati rispetto al passato. Mentre il numero di seggi per le minoranze è fermo a 10, fin dall'inizio. Le minoranze auspicano un aumento del numero di seggi in base al numero totale di posti nell'Assemblea nazionale.
Selezione dei leader politici delle minoranze
I leader politici delle minoranze sono sempre scelti dai partiti politici dominanti, che possono includere rappresentanti di non-musulmani nelle loro liste. Gli eletti, poi, sono condizionati e costretti a sostenere i loro partiti politici secondo le loro direttive. Le comunità di minoranze chiedono di mutare il sistema elettorale e il processo di selezione.
Il censimento del 2017
William Sadiq, coordinatore dell’ Action Committee for Human Rights ha evidenziato il fatto che finora la Commissione per il Censimento 2017 non ha aggiornato le statistiche sulle minoranze religiose in Pakistan, ritardando la diffusione dei numeri corretti.
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Unsecured Minorities seeks protection in Pakistan
Not only terrorist violence is affecting religious minorities in Pakistan. The attack on the Quetta Methodist Church brings to light the difficult condition of religious minorities in Pakistan, especially Christians and Hindus who make 2% (4 million citizens) and 1% (2.2 million) respectively on population of about 200 million inhabitants. In order to analyze the conditions and perspectives of religious minorities, Christian, Hindu, Sikh, Muslim and Bahai leaders met in recent days in Karachi, in a conference organized by the "Justice and Peace" Commission (CCJP), a body of the Pakistani Catholic Bishops' Conference, which has been working since 1985 for the rights of religious minorities in the country. Cecil S. Chaudhry, Executive director of CCJP presenting research study entitled “Proposed Principles of Family/Personal Laws for the Religious Minorities of Pakistan said: “The mandate of the CCJP is to protect religious marginalized community from discrimination, ensure unbiased education and freedom of religion or belief. In this regards, the CCJP strongly believes that the personal laws for religious minorities are of significant importance.”
To ensure freedom of religion and belief, the personal laws of religious minorities must be formulated in accordance with their religious values, He added.
Chaudhry recommended that this research can be used by the state to ensure the drafting and amendments of the personal laws for religious minority communities.
To ensure the civil rights of religious communities living in Pakistan, The research book compiled by CCJP after investigating the personal laws of various minority communities of Pakistan. CCJP also organized several consultations and discussions with various legal experts, scholars, religious elders, community representatives and other stakeholders to draft and propose elementary principles of personal/family laws for the religious minorities, i.e. Age at the time of marriage, Marriage registration, Dower, Dissolution of marriage, Divorce, Maintenance, Succession /Inheritance, Will, Adoption, Child custody and Illegitimacy.
This research study contains a copy of Christian Divorce Act 1869, Christian Marriage Act 1872, the Anand Marriage Act 1909 for Sikhs and the Hindu Marriage Bill 2014. It not only indicates the proposed principles for personal/family laws of religious minorities, but also contains the draft of new laws and necessary amendments to the existing laws. These existing laws have not been amended since its inception. Therefore, they are not entirely applicable to the needs of modern times
Whereas in this research document CCJP also insists the state to take serious steps to draft laws for Kalasha community.
Fr. Saleh Diego, Vicar General and Director of CCJP in Catholic Archdiocese of Karachi sharing his views said: “We are Pakistanis; and wholly we belong to this land and we exist here from centuries, before Pakistan came into being. We should get our rights, as per our personal laws all minorities should get their rights.”
Exploiting rights of others ethically or morally is a crime, Fr. Diego added.
Kailash Sarhadi, Director of Master Peace Pakistan and a representative of Sikh community said: “I urge Government of Pakistan and Provincial Government do more to promote Interfaith Harmony and Peace among the people of various faiths. The lesson about Interfaith harmony should be added in the Curriculum to teach students about its importance.” I also recommend the Government of Pakistan to celebrate interfaith harmony week from February 1st till 7th with the entire World, Mr. Sarhadi added.
Advocate Saleem Michael legal advisor of Catholic Archdiocese of Karachi said: “Government has to seriously see the issues and challenges minorities in Pakistan are facing, even after 70 years of Independence we don’t have laws set for the justice of minorities.”
In 2014, we gave fifty two recommendations to Government for protection of the minorities in Pakistan and I am sad to inform that not a single recommendation is worked out to secure the minorities in Pakistan, Advocate Michael added. He called on minorities to support Political Parties that agrees in their manifestos to protect the rights of the minorities in Pakistan.
Mr. Pitanber Sewani, Ex Member of Provincial Assembly expressed his concerns over lack of importance given to minority issues. He said: “The issue of forced conversion is a serious concern and direct a violation of minority women rights therefore it is necessary to form polices and legislations for the prevention of forced conversion.”
The legacy begins with abduction from any of the districts and then underage girl is taken to another district where she is converted to Islam and then forcibly married to one of the abductors, Sewani informed.
Sehwani demanded the Government to implement equal rights for every citizen in the country without any discrimination, to stop the forced conversions and to ensure the protection of women belong to religious minorities.
Dr. Jaipal Chabbria, a hindu political leader said, I am sad to tell that as per report of Human rights Commission every year almost one thousand girls belongs to various minorities of Pakistan are abducted and forced to Marry a Muslim Man and at the same time She is converted to Islam.
Why a girl from religious minority is converted and made wife of a Muslim man, why not any Muslim family adopt her as a daughter or a Muslim man takes her as a Sister. Dr. Chabbria questioned the Media and Justice. The law states the minors (under 18) are not eligible for marriage, then how and why a Hindu or Christian minor girl get married in the occurrence of forced marriages, He added.
A day before CCJP invited a Consultation Meeting at the Provincial Level with Political Parties, Social Organizations and Religious Leaders on “Pro Minority Policies and Legislations”. Attendees of the meetings discussed the following points:
Abduction, Forced Conversions and Marriages
Pitanber Sewani, a hindu and Ex MPA of Sindh Government highlighted the issue and said: “Government is worse in securing the Women belong to the Minorities in Pakistan, especially Hindu Girls. I twice presented bill in assembly for protection of minority women but was not successful in it, present Minority Minister has again presented it and we are hoping that it will be passed.
He said Government has totally failed to protect the women in such matter, even police officials and law makers (lawyers and Judges) afraid of dealing with such cases.
As per latest the report of Pakistan Hindu Council more than 1000 girls belong to minorities are abducted every year.
According to Hindu Panchayat in Pakistan, every month 20 cases of abduction, forced conversion and forced marriages of Hindu girls are recorded only from Sindh Province. The 2.5 million Hindus are facing increasing discrimination from Muslim extremist groups. They are being kidnapped, raped and forcibly converted. Hindus in Pakistan are also denied access to public resources, employment, housing, business opportunities, and protection due to legal process.
Non-Muslims for low jobs: sweepers or sanitary workers
One of the attendees spoke that whenever the advertisement for Government jobs is given in the newspapers for low jobs like sanitary workers and sweepers, it always stated that all such jobs are for non-Muslims.
He stated that Government should avoid such things; it disheartens the members of the religious minorities in the Country.
Less Number of Seats in National Assembly
Zahid Farooq, a Christian highlighted the issue of number of seats in the National Assembly.
He informed that The number of seats in the National assembly is 342, earlier it was increased to 270. The number of seats is increased twice but the number of seats for minorities’ remains 10 from its beginning. There should be increase in the number of seats as per the total number of seats in the National Assembly, Farooq added.
Selection of Minority Political Leaders
Attendees of the consultation also discussed that the Minority Political leaders are always chosen from the Minority wings of the ruling political parties and they don’t speak about issues of Minorities in Pakistan. They always work to support their political parties and work as per their directives.
A suggestion was given to work for elected members from Minorities in Pakistan, who knows the challenges of Minorities in Pakistan and can boldly communicate the issues of Minorities in Pakistan.
Result of Census 2017
William Sadiq, a Christian and Coordinator of Action Committee for Human Rights pointed out the fact that till now the Census 2017 Committee has not updated the statistics of Religious Minorities in Pakistan. The delay in announcing our statistics is leading people to negativity.
He urged that it is an urgent need of time before the Election Commission of Pakistan announces the upcoming elections.
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Appel en faveur de la protection des minorités religieuses et de leur accès à la pleine citoyenneté
Outre la violence terroriste, gratuite et destructrice, les minorités religieuses au Pakistan vivent dans une condition de « discrimination institutionnalisée » et de droits niés qui impose une profonde réflexion et une action des institutions politiques, de la société civile et des responsables religieux.
La violence terroriste, gratuite et destructive n’est pas la seule à frapper les minorités religieuses au Pakistan. L’attaque contre l’église méthodiste de Quetta reporte sous les projecteurs la condition difficile des minorités religieuses au Pakistan, surtout de chrétiens et d’hindous, qui constituent respectivement 2 et 1% - soit 4 et 2,2 millions de personnes – sur une population totale de quelques 200 millions d’habitants.
Pour analyser les conditions et les perspectives des minorités religieuses, des responsables chrétiens, hindous, sikhs, musulmans et bahaï se sont réunis ces jours derniers à Karachi dans le cadre d’une conférence organisée par la Commission Justice et Paix de la Conférence épiscopale catholique (CCJP) du Pakistan, qui œuvre depuis 1985 pour les droits des minorités religieuses dans le pays (…).
Cecil S. Chaudhry, Directeur exécutif de la CCJP, a présenté une étude intitulée « Propositions de principes pour le droit personnel et de famille des minorités religieuses au Pakistan », déclarant : « le mandat de la Commission est celui de protéger de la discrimination la communauté religieuse marginalisée, assurer une éducation impartiale et la liberté de religion ou de credo. A ce propos, la CCJP croit fermement que les lois relatives aux minorités religieuses ont une importance significative. Pour garantir la liberté de religion et de credo, les lois sur les minorités religieuses doivent être formulées sur la base de leurs valeurs » a-t-il ajouté.
Cecil S. Chaudhry souhaite que la recherche puisse être utilisée par l’Etat pour assurer la rédaction et la modification des lois spécifiques aux communautés des minorités religieuses. La Commission a réalisé une analyse des normes existantes et a en outre organisé des rencontres et des débats avec des experts en droit, des chercheurs, des représentants de communautés et autres parties intéressées, afin de proposer des principes fondamentaux.
L’étude comprend le « Christian Divorce Act » de 1869, le « Christian Marriage Act » de 1872, le « Anand Marriage Act » de 1909 pour les sikhs et le « Hindu Marriage Bill » de 2014. Le document n’indique pas seulement les principes proposées pour les lois en matière de droit familial des minorités religieuses mais continent également le projet de nouvelles normes et les nécessaires modifications aux lois existantes.
Le Père Saleh Diego, Vicaire général et Directeur de la Commission Justice et Paix de l’Archidiocèse de Karachi, a déclaré : « Nous sommes pakistanais. Nous appartenons complètement à cette terre et nous vivons ici depuis des siècles, avant même que le Pakistan ne commence à exister. Nous devrions obtenir nos droits, selon nos lois et toutes les minorités devraient obtenir leurs droits ».
Le Directeur du Master Peace Pakistan, Kailash Sarhadi, représentant de la communauté sikh, exhorte « le gouvernement du Pakistan à faire davantage pour promouvoir l’harmonie et la paix interreligieuse entre les personnes de diverses fois. Le thème de l’harmonie interreligieuse devrait être ajouté au programme afin d’enseigner aux étudiants son importance », rappelant la Semaine de l’harmonie interreligieuse qui se tiendra du 1er au 7 février 2018.
Maître Saleem Michael, avocat et consultant de l’Archidiocèse de Karachi, a déclaré pour sa part : « Le gouvernement doit sérieusement affronter les problèmes et relever les défis que les minorités au Pakistan affrontent actuellement. Même après 70 ans d’indépendance, nous ne disposons pas de lois qui accordent la justice aux minorités ».
« En 2014, nous avons fourni 52 recommandations au gouvernement en vue de la protection des minorités au Pakistan et il m’attriste de savoir qu’aucune d’entre elles n’a été prise en considération » a ajouté Maître Michael. L’avocat invite en outre les minorités à soutenir les partis politiques qui favorisent la protection des droits des minorités au Pakistan.
Pitanber Sewani, ancien membre de l’Assemblée provinciale, s’est déclaré préoccupé à cause de la faible importance accordée aux questions concernant les minorités, observant : « Le phénomène de la conversion forcée est très préoccupant. Il comporte la violation des droits des femmes et il rend de ce fait nécessaire une action visant à prévenir ce phénomène ».
Le processus consiste à enlever une mineure, qui est portée d’un district à un autre. Là elle est contrainte à se convertir à l’islam et à se marier avec l’un de ses ravisseurs. Pitanber Sewani remarque que, vu le mépris du respect des droits, il est urgent de bloquer les conversions forcées et de garantir la protection des femmes appartenant aux minorités religieuses, de ce fait doublement vulnérables. Ainsi que cela ressort du Rapport de la Commission sur les droits fondamentaux au Pakistan, chaque année, près de 1.000 jeunes filles appartenant à différentes minorités du Pakistan sont enlevées, contraintes à épouser un musulman et, dans le même temps, à se convertir à l’islam. La loi affirme que les mineurs ne peuvent pas se marier. Il est donc normal de se demander comment et pourquoi une jeune chrétienne ou hindoue mineure peut être contrainte à se marier avec un musulman.
Parmi les principaux problèmes intéressant la vie des minorités religieuses au Pakistan, la Commission épiscopale Justice et Paix signale :
Enlèvements, conversions et mariages forcés
Le responsable hindou Pitanber Sewani remarque que « le gouvernement ne protège pas les femmes qui appartiennent aux minorités au Pakistan. J’ai présenté deux fois à l’Assemblée une proposition de loi portant sur la protection des femmes appartenant aux minorités mais je ne suis pas parvenu à la faire adopter. L’actuel Ministre chargé des Minorités l’a présentée à nouveau et nous espérons qu’elle pourra être adoptée. Le gouvernement a totalement échoué en matière de protection des femmes. Les fonctionnaires de police, les avocats et les magistrats ont peur de traiter de tels cas ». Un rapport du Conseil hindouiste du Pakistan confirme que chaque année sont enlevées plus de 1.000 jeunes filles appartenant aux communautés religieuses minoritaires.
Selon le Pakistan Hindu Panchayat, organisation de la société civile représentative des hindous, chaque mois, sont enregistrés 20 cas d’enlèvements, de conversions et de mariages forcés de jeunes hindoues dans la seule province du Sindh. Les 2,5 millions d’hindous présents au Pakistan font actuellement face à une discrimination croissante de la part de groupes extrémistes islamiques. Les femmes sont enlevées, violées et converties de force. Aux hindous du Pakistan, est également refusé l’accès aux ressources publiques, au travail, au logement, aux opportunités commerciales et à la protection légale.
Travaux humbles pour les non musulmans
A claque fois que sont publiées des annonces ou des avis de concours portant sur des emplois gouvernementaux sur les journaux, les postes tels que ceux d’opérateurs sanitaires et de balayeurs sont tous explicitement destinés « aux non musulmans ». Le gouvernement devrait éviter cette pratique qui est explicitement discriminatoire et enfonce ses racines dans une conception hiérarchique de la société.
Sièges à l’Assemblée nationale
Le chrétien Zahid Farooq a mis en évidence la question du nombre de sièges réservés aux chrétiens à l’Assemblée nationale. Sur un total de 342, qui a lui-même doublé par rapport à ce qu’il était par le passé, le nombre de sièges réservés aux minorités est demeuré stable depuis le début, et s’établit à 10 unités. Les minorités souhaitent voir ce nombre augmenter sur la base du nombre total des sièges existant au sein de l’Assemblée nationale.
Sélection des responsables politiques des minorités
Les responsables politiques des minorités sont toujours choisis par les partis politiques dominants, qui peuvent inclure des représentants de non musulmans sur leurs listes. Les élus sont ensuite conditionnés et contraints à soutenir leurs partis politiques selon leurs directives. Les communautés minoritaires demandent à modifier le système électoral et le processus de sélection.
Recensement 2017
William Sadiq, Coordinateur de la Commission d’action pour les droits fondamentaux, a mis en évidence le fait que, jusqu’à présent, la Commission pour le Recensement 2017 n’a pas mis à jour les statistiques relatives aux minorités religieuses présentes au Pakistan, retardant la diffusion des nombres corrects.
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Pakistán: Tutela y plena ciudadanía para las minorías religiosas
Además de la violencia terrorista, gratuita y destructiva, las minorías religiosas en Pakistán viven bajo la condición de “discriminación institucionalizada” y de derechos negados que llama a una profunda reflexión y acción por parte de las instituciones políticas, de la sociedad civil y de los líderes religiosos.
No solamente la violencia terrorista, gratuita y destructiva, afecta a las minorías religiosas en Pakistán. En ataque contra la iglesia metodista de Quetta pone el foco sobre la difícil situación de las minorías religiosas en Pakistán, sobre todo, la de los cristianos e hindúes que constituyen respectivamente el 2% (4 millones de ciudadanos) y el 1% (2,2 millones) en una población de unos 200 millones de habitantes.
Para analizar la situación y perspectivas de las minorías religiosas, varios líderes cristianos, hindúes, sij, musulmanes y bahai se reunieron en Karachi, en una conferencia organizada por la Comisión “Justicia y Paz” (CCJP), -un organismo de la Conferencia Episcopal Católica en Pakistán-, que trabaja desde 1985 por los derechos de las minorías religiosas en el país.
Cecil S. Chaudhry, director ejecutivo de la CCJP, que presentó el estudio Proposed Principles of Family/Personal Laws for the Religious Minorities of Pakistan, declaró: “El objetivo de la Comisión es proteger a la comunidad religiosa marginada, garantizar una educación imparcial y libertad de religión o credo. En este sentido, la CCJP cree firmemente que las leyes para las minorías religiosas son de gran importancia. Para garantizar la libertad de religión y credo, las leyes sobre las minorías religiosas deben formularse de acuerdo con sus valores”.
Chaudhry espera que su estudio pueda ser utilizado por el estado para garantizar la elaboración y modificación de leyes específicas sobre las comunidades de las minorías religiosas. La Comisión ha llevado a cabo un análisis de las leyes existentes y también ha organizado reuniones y debates con expertos legales, académicos, representantes de la comunidad y otras actores interesados con el fin de proponer unos principios fundamentales.
El estudio incluye el “Christian Divorce Act”, de 1869; el “Christian Marriage Act”, de 1872; el “Anand Marriage Act”, de 1909 para los sij; y el “Hindu Marriage Bill”, de 2014.
El documento no solo indica los principios propuestos para las leyes familiares de las minorías religiosas, sino que también contiene el borrador de nuevas leyes y las enmiendas necesarias a las leyes existentes. El padre Saleh Diego, vicario general y director de la Comisión “Justicia y Paz” de la archidiócesis católica de Karachi, explica: “Somos paquistaníes, pertenecemos por completo a esta tierra y hemos vivido aquí durante siglos, antes incluso de que naciera Pakistán. Deberíamos obtener nuestros derechos, según nuestras leyes, y todas las minorías deberían de la misma forma obtener sus derechos”.
Kailash Sarhadi, Director del “Master Peace” de Pakistán y representante de la comunidad sij, asegura: “Insto al gobierno de Pakistán a hacer más para promover la armonía interreligiosa y la paz entre personas de diferentes creencias. El tema de la armonía interreligiosa debe incluirse en el plan de estudios para que los estudiantes sean conscientes de su importancia”, destaca a propósito de la Semana de la Armonía Interreligiosa que se celebrará del 1 al 7 de febrero de 2018.
El abogado Saleem Michael, asesor legal de la archidiócesis de Karachi subraya: “El gobierno debe abordar seriamente los problemas y desafíos a los que hacen frente las minorías en Pakistán. Después de 70 años de independencia ni siquiera tenemos leyes que sean justas con las minorías. En 2014, dimos 52 recomendaciones al gobierno para la protección de las minorías en Pakistán y es de lamentar que no se tuviera en cuenta ninguna”, explica el abogado Michael. También invita a las minorías a apoyar a los partidos políticos que promuevan la protección de los derechos de las minorías en Pakistán.
Por su parte, el ex miembro de la Asamblea Provincial, Pitanber Sewani, se muestra preocupado por la falta de importancia atribuida a los asuntos de las minorías: “El fenómeno de la conversión forzada es muy preocupante, implica la violación de los derechos de las mujeres y, por lo tanto, es necesario actuar para la prevención de este fenómeno”.
El procedimiento implica el secuestro de una menor que es llevada de un distrito a otro donde es forzada a convertirse al Islam y a casarse con uno de los secuestradores. Sehwani señala que es urgente detener las conversiones forzosas y garantizar la protección a las mujeres pertenecientes a minorías religiosas ya que son doblemente vulnerables. Como se desprende del Informe de la Comisión de Derechos Humanos de Pakistán, cada año casi mil niñas pertenecientes a diferentes minorías de Pakistán son secuestradas, obligadas a casarse con un musulmán y forzadas a convertirse al Islam. La ley establece que las menores de 18 años no pueden casarse. Por tanto, cabe preguntarse cómo y por qué una menor hindú o cristiana puede ser obligada a casarse con un musulmán.
Entre los principales problemas que afectan la vida de las minorías religiosas en Pakistán, la Comisión de Obispos Católicos “Justicia y Paz” señala:
Secuestros, conversiones y matrimonios forzados
Pitanber Sewani, líder hindú, asegura: “El gobierno no protege a las mujeres que pertenecen a minorías en Pakistán. Yo mismo presenté dos veces un proyecto de ley a la Asamblea para la protección de las mujeres pertenecientes a minorías que no tuvo ningún éxito. El actual Ministro de Minorías lo ha presentado nuevamente y esperamos que sea aprobado. El gobierno no ha protegido por completo a las mujeres. Incluso los policías y abogados y jueces tienen miedo de ocuparse de estos casos”. Un informe del Consejo Hindú de Pakistán confirma que más de 1.000 niñas pertenecientes a minorías son secuestradas cada año.
Según Pakistan Hindu Panchayat, -organización de la sociedad civil que representa a los hindúes-, al mes hay 20 casos de secuestros, conversiones y matrimonios forzados de niñas hindúes en la provincia de Sindh. Los 2,5 millones de hindúes sufren cada vez una mayor discriminación por parte de los grupos extremistas islámicos. Las mujeres son secuestradas, violadas y convertidas a la fuerza. A los hindúes en Pakistán también se les niega el acceso a recursos públicos, empleo, vivienda, oportunidades y protección legal.
Empleos humillantes para los no musulmanes
Cada vez que se publican empleos gubernamentales en periódicos para puestos humildes, todos están explícitamente destinados a “no musulmanes”. El gobierno debería evitar esta práctica ya que es claramente discriminatoria y hunde sus raíces en la concepción jerárquica de la sociedad en castas.
Escaños en la Asamblea Nacional
Zahid Farooq, cristiano, pone en evidencia la cuestión del número de escaños reservados para los cristianos en la Asamblea Nacional. Mientras que el número de escaños en la Asamblea Nacional es de 342, -el doble que el año pasado- para las minorías el límite es tan solo de 10 diputados. Las minorías proponen aumentar su número de escaños en proporción al número total de escaños en la Asamblea Nacional.
Selección de líderes políticos de minorías
Los líderes políticos de las minorías siempre son elegidos por los partidos políticos con mayoría, que pueden incluir representantes no musulmanes en sus listas. Los elegidos, entonces, están condicionados y obligados de alguna forma a apoyar a estos partidos políticos mayoritarios. Las comunidades minoritarias piden cambiar el sistema electoral y este proceso de selección.
El censo de 2017
William Sadiq, coordinador del Action Committee for Human Rights, pone de manifiesto el hecho de que, hasta el momento, la Comisión para el Censo de 2017 no ha actualizado las estadísticas sobre minorías religiosas en Pakistán, retrasando la publicación de las cifras correctas.