Pauline Jaricot, il racconto del miracolo
di Agenzia Fides
La testimonianza esclusiva di Emmanuel e Nathalie Tran, genitori di Mayline Tran, la bambina che ha avuto una guarigione straordinaria, grazia all'intercessione di Pauline Jaricot, beatificata a Lione il 22 maggio 2022
Il 22 maggio la venerabile serva di Dio Pauline Jaricot viene beatificata: sarà elevata all’onore degli altari a Lione, sua città natale, nel bicentenario della fondazione della Pontificia Opera della Propagazione della Fede (POPF) durante la Celebrazione eucaristica presieduta dal Prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, il Cardinale Luis Antonio Tagle. Protagonista del miracolo attribuito all’intercessione della venerabile Jaricot è la piccola Mayline Tran che all’epoca dei fatti aveva 3 anni e mezzo.
La sera del 29 maggio 2012, la famiglia Tran con papà Emmanuel e mamma Nathalie stava prendendo un aperitivo. Venuto il suo turno, Mayline afferrò una piccola salsiccia e, prima che i genitori potessero fare qualcosa, un boccone le andò di traverso. Quando arrivarono i pompieri e il soccorso medico, le venne praticato un massaggio cardiaco e i medici riuscirono a rianimarla più volte, ma il suo cuore non si stabilizzava. Il medico dell’ambulanza fornì il primo rapporto: Mayline era in uno stato cerebrale al livello 3 di Glasgow; aveva avuto arresti cardiorespiratori multipli; presentava anossia cerebrale. Il medico del pronto soccorso spiegò ai genitori che la bambina sarebbe stata trasferita in un altro reparto, perché era in coma profondo, sotto assistenza cardio-respiratoria e con alimentazione artificiale. Il professore del reparto fu chiaro: l’onda N20, che viaggia attraverso i nuclei grigi della base e permette al cervello di trasmettere informazioni al resto del corpo, quella che determina se un paziente vivrà o morirà, nel caso di Mayline era abolita su un lato e rimaneva molto poco presente sul lato opposto: poteva solo deteriorarsi ma mai più ritornare come prima. L'Agenzia Fides ha incontrato in esclusiva i genitori di Mayline e riporta la loro testimonianza.
Emmanuel: “Quando è accaduto l’incidente noi non conoscevamo Pauline, non eravamo di Lione, abitavamo a Parigi, abbiamo viaggiato e siamo venuti a Lione per aprire un ristorante, abitavamo fuori città vicino a Beaujolais. Quando ci siamo spostati dal sud della Francia, siamo venuti a Lione giusto per un mese per terminare la scuola che era vicino a Condrieu dove è accaduto l’incidente. Eravamo tutto il tempo all’ospedale per vegliare Mayline ed è stata una donna che ha fatto e chiesto la novena a Pauline Jaricot. Eravamo all’ospedale tutto il giorno, non conoscevamo assolutamente Pauline”.
Nathalie: vero, quando è accaduto l’incidente a Mayline noi non conoscevamo Pauline ma è arrivata nella nostra vita.
Mayline andava all'asilo presso la scuola Cours Diot di Lione. Quando seppero quello che era successo a Mayline, la direttrice, la maestra di Mayline e tutti a scuola rimasero sconvolti. Anche i genitori dei bambini rimasero scioccati, in particolare i genitori di Alix, che frequentava la scuola elementare, e che avevano già perso due figli. Venne loro un'idea: era l'anno del giubileo di Pauline Jaricot, perché non fare una novena con la scuola? La direttrice della scuola accettò di rivolgere questa novena a Pauline Jaricot per chiedere la guarigione di Mayline. Il 9° giorno che chiudeva la novena, il 23 giugno 2012, corrispondeva alla festa della scuola. Tutti i partecipanti recitarono la preghiera della novena con Emmanuel e Nathalie Tran presenti alla Messa. Nel frattempo, le Missionarie del Rosario Vivente (opera creata nel 2005 con l'accordo e l'incoraggiamento del Cardinale Barbarin, che ha ripreso le intuizioni di Pauline Jaricot) pregavano anche loro per Mayline e per molte altre persone.
Emmanuel: eravamo all’ospedale tutti i giorni e una donna ci ha detto che voleva chiedere alla scuola di fare una novena, ci ha dedicato la novena e ci ha chiesto se volessimo partecipare, noi l’abbiamo fatta nello stesso momento dall’ospedale, non sapevamo cosa stesse accadendo fuori. Tutta la scuola ha pregato con noi, abbiamo saputo poi che la preghiera aveva coinvolto molti e che anche le suore, che ora si occupano della casa di Lorette e che erano prima a Cannes, avevano pregato per Mayline. Quando siamo scesi a Cannes per gli studi, Mayline ha avuto una assistente - questa persona aveva pregato Pauline di vegliare su Mayline – la stessa ci ha detto un giorno, non so cosa è successo a vostra figlia … e io le ho raccontato la storia … e lei mi ha detto che questo racconto le ricordava la storia di una bambina per cui aveva pregato a Lione ma che era morta. E io ho detto no! Eravamo noi, era Lione, ma è Mayline e non è morta! Pensava che Mayline non ci fosse più perché non sapeva l’epilogo della storia come tanti altri che avevano pregato la novena. Quando ha visto che è stato per lei che aveva pregato, che se ne stava occupando in prima persona e che era viva!....Non sapeva che quella bambina fosse Mayline.
Nathalie: Aveva pregato per lei senza conoscerla e poi si è occupata di lei per 5 anni a scuola. Avevamo fatto domanda alla scuola per un’assistente e due giorni prima la scuola mi aveva chiamato dicendo che c’era un’assistente, che ha poi lavorato con lei e che dopo qualche settimana, forse un mese, ha raccontato a mio marito di aver pregato per una bambina a Lione, era Mayline. Senza saperlo aveva già fatto qualcosa prima per Mayline.
Emmanuel: abbiamo scoperto Pauline molto dopo perché dopo la novena abbiamo iniziato un percorso lontano da Lione… non era ancora la nostra priorità perché quando ci siamo mossi su Cannes Mayline era destinata a morire, dopo un lungo periodo finalmente Mayline ha iniziato a parlare e a muoversi. Abbiamo accompagnato Mayline per un po' di tempo in un cammino piuttosto complicato, era stata presa in carico in un altro ospedale… e poi, dopo aver intrapreso la scuola materna, due anni dopo abbiamo iniziato a porci la questione di come stesse Mayline, che andava molto bene, andava a scuola, ma non era possibile considerta le sue condizioni subito dopo l’incidente...
Nathalie: ed è qui che è stato chiesto il dossier medico per la procedura per il Vaticano. Il primo e secondo anno Mayline stava meglio ma non era ancora considerata come guarita… si, era tornata a camminare, era tornata a scuola, era incredibile quello che faceva, ma bisognava fare un dossier ed è qui che abbiamo iniziato ad interessarci alla vita di Pauline e a conoscere la sua storia.
Il 2 luglio 2012 Mayline venne trasferita in un ospedale nel sud della Francia: era attesa dai suoi genitori all'ospedale di Nizza. Nel grande ingresso di Lenval, Emmanuel, Nathalie e Lou-Anh videro arrivare Mayline su una barella, immobile, come l'avevano lasciata il giorno prima a Lione, ma lei era diversa. I suoi occhi erano diversi, le pupille erano diverse, brillavano e lasciavano trasparire la vita, la certezza che la vita era di nuovo presente e abitava il corpo di Mayline.
Il Professor Richelme ricevette Emmanuel e Nathalie in una piccola stanza al piano dove Mayline era monitorata e sottolinò che la cartella clinica di Mayline non corrispondeva più alla condizione clinica di Mayline anche se venne ribadito loro che la piccola avrebbe avuto una grave disabilità.
Il 22 luglio 2012 durante alcuni test fisici di flessione e movimento vennero notati dei miglioramenti inattesi per la situazione in cui versava la piccola che, tra le braccia di Nathalie, inaspettatamente, sussurrò: MAMMA.
Emmanuel: il cammino è stato particolare, quando vegliavamo Mayline abbiamo visto noi due, io e Natalie, il momento completo del cambiamento, la differenza… come un interruttore on / off. Era così perché i primi giorni in coma avevamo visto davvero il cambio di colorito e quando era arrivata a Cannes qualcosa era veramente cambiato, veramente on / off, e in quello momento lei c’era.
Nathalie: nel trasporto in ambulanza per arrivare all’ospedale di Nizza, uscita dall’ambulanza lei non era così come l’avevamo vista. Non so.
Emmanuel: abbiamo chiesto all’infermiera cosa stesse accadendo, se fosse cambiato qualche cosa e lei disse “no” e si vedeva che lei pensava a come approcciarsi a quello che le stavamo chiedendo.
Nathalie: disse che l’alimentazione non era andata bene durante il trasporto, non aveva mangiato per 5 ore. Ho pensato che non fosse grave ma c’era qualcosa di diverso, come dicevamo c’era qualcosa di diverso, come se fosse più sveglia.
Emmanuel: Eravamo contenti perché avevamo visto che era successo qualcosa … e poi tutto è andato così veloce… Abbiamo capito presto cosa stava accadendo, era un miracolo non so se è lo stesso in Italia … in Francia diciamo ah…è un miracolo per esprimere qualcosa senza significato .. noi lo sapevamo. Dopo la gente diceva è un miracolo... pensate quello che volete ma io so cosa è accaduto, sappiamo cosa è successo. Sapevamo quello che c’era prima e quello che c’era dopo.
Il Professor Richelme nel dicembre 2012 sulla cartella clinica di Mayline che riusciva ormai a stare in piedi da sola, scrisse a lettere cubitali: recupero straordinario. La piccola da quel momento iniziò la riabilitazione che l’avrebbe portata gradatamente a riprendere l’uso completo delle gambe e a camminare.
Nel maggio del 2013, dopo un’accurata visita medica, venne dichiarato che l'onda N20 era tornata bilateralmente al cento per cento. Un anno dopo, nel maggio del 2014, venne data la conferma medica della guarigione.