Guardare dall'alto
di Paolo Affatato *
Presentato a Roma lo short film su Pauline Jaricot, realizzato dall'Agenzia Fides e promosso dalle Pontificie Opere Missionarie: uno strumento di animazione missionaria e di missio ad gentes
Comunicare la bellezza, la grazia, la forza dell’amore di Dio in modo leggiadro, toccando il cuore degli spettatori, e rivolgendosi specialmente ai giovani. E’ l’obiettivo dello short film promosso dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) e dedicato alla prossima beata Pauline Jaricot (1799-1862), donna francese vissuta a Lione alla metà dell’800, iniziatrice di un vasto movimento spirituale missionario che giunge fino ai nostri giorni. “Guardare dall'alto”, così si intitola il film curato e realizzato dall’Agenzia Fides, è stato proiettato in anteprima il 13 maggio, alla Pontificia Università Urbaniana, alla presenza dell’arcivescovo Giampietro Dal Toso, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie e di Nataša Govekar, direttore della Direzione Teologico-Pastorale del Dicastero vaticano per la Comunicazione. “L’uomo diventa ciò che contempla, alimentando la sua immaginazione spirituale che ha un potere trasformante”, ha rimarcato Govekar nella presentazione. “E mentre contempliamo la vita santa di Pauline Jaricot, la grazia divina dipinge in noi qualche tratto della vita di Cristo”, ha aggiunto, sottolineando il perenne valore esemplificativo della vita dei santi nella storia della Chiesa.
La sfida del riuscire a dire la santità oggi, percorrendo strade non stantie o agiografiche e utilizzando un canale capace di suscitare emozione come il cinema, la pellicola diretta da Massimo Ilardo la affronta e risolve affidandosi allo sguardo, tenero e profondo, della protagonista Claire, una giovane francese di oggi. Nel corso dei suoi studi e grazie a un viaggio turistico, la ragazza si imbatte nella figura della ricca imprenditrice di Lione: Jaricot desta la sua curiosità e la coinvolge in un viaggio nelle sue vicende storiche che segna, contestualmente, un pellegrinaggio interiore della protagonista.
“Nel cortometraggio – spiega Massimo Ilardo – lo spettatore è chiamato ad addentrarsi in un dedalo di silenzi interiori, giochi di sguardi e inquadrature con carattere poetico ed evocativo”. “Si può avere l’impressione di smarrirsi, ma improvvisamente si afferra tutto il senso”, osserva, perché “si percepisce quello che non è detto e che non si è visto”. Raccontare “quell’essenziale che è invisibile agli occhi”, come lo definisce il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, personaggio nativo di Lione e molto apprezzato dai lionesi, è il percorso che propone il cortometraggio.
Il tentativo delle Pontificie Opere Missionarie è produrre un’opera capace di parlare al cuore, con uno stile che non segue la classica narrazione documentaristica ma mostra “quanto può essere attuale, e perfino avvincente, la straordinaria avventura spirituale di una beata dell’800”, rileva.
Questo diventa possibile tramite gli occhi di Claire, al secolo la giornalista italo-francese Chiara De Martino, che si accosta e rivive le storia e l’esperienza di fede di Pauline Jaricot. Una storia nella storia, dunque, che mira ad annunciare la centralità di Cristo nella vita di Pauline perché il pubblico, soprattutto i giovani, possano lasciarsi interpellare dal messaggio per cui la donna ha investito l’intera esistenza: il Vangelo.
La modalità prescelta è ricaduta sullo story telling perchè si è convinti che quella di Pauline Jaricot sia “una buona storia di quelle in grado di travalicare i confini dello spazio e del tempo. A distanza di secoli rimane attuale, perché nutre la vita”, come afferma il messaggio di Papa Francesco per la 54a Giornata Mondiale per le Comunicazioni sociali.
Con immagini e musiche originali, l’opera filmica prova a dire la bellezza e l’amore che la Jaricot ha trovato in Dio, generando la sua passione missionaria affinché, in quanti la gusteranno possa nascere un effetto attrattivo, autentico veicolo di fede cristiana. Per questo lo strumento – realizzato contestualmente in cinque lingue – è, da un alto, destinato a proiezioni con obiettivi di animazione missionaria; ma, d’altro canto, è pensato dalle POM per la missio ad gentes, come opera utile per iniziative di una “Chiesa in uscita” in luoghi e ambienti non cristiani. Per questo è a disposizione di tutte le Direzioni nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, nei cinque continenti, e di tutti gli enti ecclesiali che vorranno utilizzarlo.
Le riprese del cortometraggio sono state effettuate in otto giorni trascorsi da una troupe in Francia, coinvolgendo giovani del movimento ecclesiale Chemin neuf, che ha un ramo dedicato all’evangelizzazione attraverso l’arte. Tra le location delle riprese, oltre ai luoghi lionesi dove Jaricot ha vissuto, vi è anche Rustrel, cittadina della Provenza, nota per il “Colorado provenzale”, dove Pauline Jaricot aveva fondato la fabbrica di Notre Dame des Anges, con l’idea di dare lavoro e una vita dignitosa agli operai, vittime, nell’epoca della rivoluzione industriale, di grave e crudele sfruttamento.
Compare nelle scene finali dello short film anche la ragazza che ha ricevuto il miracolo della guarigione per intercessione di Pauline Jaricot, ultimo passo verso la beatificazione del 22 maggio prossimo: Mayline Tran, all’epoca dei fatti bimba di tre anni, oggi tredicenne. La famiglia Tran ha partecipato alla fase finale del progetto, condividendone lo spirito e raccontando la sua storia.
Va detto, poi che la realizzazione del progetto si è rivelata essa stessa un “tempo di missione”. Il lavoro di produzione, infatti, è stato corredato da preziose esperienze umane e spirituali. “Quello che ci ha impressionato – ricordano gli autori del team dell’Agenzia Fides – è stata la grande disponibilità professionale e umana di giovani figuranti non avevano mai visto un Rosario, del tutto estranei alla chiesa”. Un momento di grazia straordinario è stato quello in cui Lisa Renaux – una delle giovani attrici presenti nel film – al termine delle riprese ha espresso il desiderio di farsi battezzare nella fede cattolica. In questo speciale avvenimento, del tutto inatteso, si riconosce un segno della presenza dello Spirito santo e della protezione di Pauline su un’opera che ha il suo principio e fine nell’evangelizzazione.
Lo short film è uno strumento di animazione missionaria a disposizione di tutte le comunità ecclesiali ed è visibile liberamente sul canale Youtube dell'Agenzia Fides,
al link: https://www.youtube.com/watch?v=DMuPl6Bqgdc&ab_channel=AgenziaFides
[Questo articolo è apparso anche sull'Osservatore Romano del 14 marzo 2022]
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