Nuovi "uomini delle periferie" nella Chiesa del Vietnam
di Andrew Doan Thanh Phong
I diaconi sono “raccoglitori nella risaia del Signore”, samaritani, profeti, pastori a servizio della comunità ecclesiale nel paese asiatico
Il dono di 61 nuovi diaconi viene a rivitalizzare la Chiesa cattolica in Vietnam: nel mese di marzo diverse comunità cattoliche vietnamite hanno accolto nuovi ministri di Dio, definendoli come "servitori dell'evangelizzazione", chiamati a una "missione in uscita" a essere "uomini delle periferie esistenziali", avvicinandosi ai più poveri e vulnerabili, all'umanità ferita e sofferente.
Il 28 marzo l'Arcivescovo Joseph Nguyen Nang, alla guida dell'arcidiocesi di Hochiminh, ha presieduto la messa di ordinazione per 18 nuovi diaconi nel monastero di San Giuseppe a Saigon. Il Presule ha detto nell'omelia: “I diaconi sono in primo luogo i servitori dell'altare e gli assistenti al sacerdozio nella Chiesa, annunciatori del Vangelo e promotori della carità. Questi ministeri richiedono le persone scelte siano sale e luce per il mondo terreno”. Sottolineando il ministero della predicazione del Vangelo, Mons. Nang ha ribadito ai 18 candidati: “Voi predicate la Parola di Dio per nutrire la fede del popolo di Dio. Per fare una buona preparazione alla predicazione, dovete pregare per essere illuminati dallo Spirito Santo e comprendere ciò che Dio vuole dire al suo popolo, non raccontare le storie che piacciono a voi. Per questo, dovrete meditare e approfondire attentamente il Vangelo quotidiano, lasciare che la Parola di Dio penetri nel vostro cuore, e che la Parola del Signore vi interroghi”
Nella solenne commemorazione di San Giuseppe, il 19 marzo 2022, il santo patrono della Chiesa del Vietnam, tre diocesi di Thanh Hoa, Hue e Danang hanno celebrato solennemente la messa dedicata al santo e, nella celebrazione hanno accolto nuovi diaconi affidandoli alla protezione e alla provvidenza di San Giuseppe: I fedeli hanno pregato perchè i nuovi ministri svolgano il loro compito nell'obbedienza a Dio e nella modestia come san Giuseppe. Nella messa, i due tratti salienti di San Giuseppe, definito come "Il Giusto" e "L'Intercessore", sono stati menzionati dal Vescovo Joseph Dang Duc Ngan: "Il Giusto" è "colui che appartiene totalmente a Dio, è a Lui strettamente legato nel silenzio e nell'obbedienza, compie sempre la volontà di Dio con uno spirito di modestia, e fiducia in Dio". E come "L'Intercessore", ha rimarcato il Vescovo, la sua intercessione presso Dio è sempre efficace, affinché non solo i fedeli, ma anche gli altri santi nella Chiesa lo implorino sempre, in particolare, di sollevare i poveri e coloro che sono in difficoltà non solo nella vita normale ma anche nella vita spirituale".
Ai nuovi diaconi ordinati nella celebrazione mattutina nella cattedrale della diocesi di Danang, il Vescovo ha ricordato: “Il diacono è il ministro di Gesù Cristo che si dedica a Dio con tutto il cuore. Siete chiamati a servire i fratelli e le sorelle esattamente come servite Dio, a esercitare i vostri ministeri nel celibato, in unità con Cristo, e vivere casti davanti a Dio e agli uomini. Non dovete mai perdere la fede il Dio e sarete chiamati a testimoniare la Parola di Dio che predicate con le opere quotidiane”.
All'inizio della messa solenne in cui si venera San Giuseppe e vi è stata l'ordinazione di sei diaconi nella cappella del seminario di Huè, l'arcivescovo Joseph Nguyen Chi Linh ha detto: “Oggi è un giorno di grande felicità per la diocesi di Hue poiché abbiamo sei fratelli ordinati diaconi. La gioia non viene solo dall'esterno, non è solo nei sorrisi sui volti in questa solenne celebrazione, ma ha bisogno di trasformarsi nell'interno dei cuori, e diventare preghiera delle nostre anime. Chiediamo a Dio di benedire, guidare e accompagnare i nuovi diaconi nel loro ministero".
Il vescovo ha esortato i fedeli a "non dimenticate di pregare per il popolo ucraino, che soffre terribilmente per le perdite di vite umane per i danni causati dalla guerra in corso tra Ucraina e Russia”.
Nell'omelia, il celebrante ha evidenziato la devozione e l'amore dei nuovi ministri di Dio, dicendo: “Mentre il mondo oggi è avvolto dalle fiamme della guerra per acquisire potere e denaro, nonché per perseguire la vendetta, noi, per intercessione di San Giuseppe, siamo chiamati ad abolire l'odio e a promuovere l'amore nella vita. Questo è l'augurio che per i nuovi diaconi: che conducano la loro vita consacrata in silenzio, perchè possano cambiare il mondo attraverso la loro preghiera, il loro amore e il loro sincero spirito di servizio all'umanità. I nostri diaconi - ha rimarcato - sono disposti ad andare in luoghi pericolosi per servire devotamente i fratelli e sorelle più poveri ed emarginati”.
Nel medesimo giorno mons. Joseph Nguyen Duc Cuong ha celebrato la messa di san Giuseppe e ordinato cinque nuovi diaconi nella cattedrale della diocesi di Thanh Hoa. In questa messa ha informato che presto sarebbero stati ordinati in America altri tre diaconi della diocesi di Thanh Hoa.
“Il sacramento dell'ordinazione diaconale oggi ricorda ai candidati di diventare conformi a Gesù Cristo come servitori nel campo dell'evangelizzazione. Il diacono assume una missione in uscita, cioè quella di avvicinare i fratelli e le sorelle, soprattutto ai poveri e ai vulnerabili, allo scopo di unirli a Dio e al prossimo e di mettersi al loro servizio”: ha detto il Vescovo OP Paul Nguyen Thai Hop a 16 candidati al diacono Messa di ordinazione celebrata nella cappella del Seminario nella città di Hochiminh il 5 marzo 2022. Nell'omelia ha suggerito ai candidati diaconi di "seguire il modello di Gesù Cristo che ha dedicato tutta la sua vita a servire tutte le persone senza alcuna discriminazione". E ha proseguito: “I diaconi sono dei pionieri e, a nome della Chiesa, vanno nelle periferie esistenziali della società e si incontrano, comunicano con tutti i fratelli e le sorelle. Sono chiamati non solo a servire i fedeli, ma anche a farsi prossimi con chi non crede così come quanti sono in difficoltà, con coloro che sono battezzati e con coloro che non sono battezzati”.
In precedenza, in un'altra messa di ordinazione per 14 diaconi nella diocesi di Buon Me Thuot, agli inizi di marzo, il Vescovo Vincent Nguyen Van Ban ha affermato: “Il ministero del diacono è stato istituito dal tempo degli Apostoli e i diaconi sono scelti con cura tra persone sagge, che siano ripieni di Spirito Santo per prendersi cura della comunità del popolo di Dio, in nome degli Apostoli, sia materialmente che spiritualmente". il Vescovo ha ricordato i doveri che i diaconi devono assolvere: “Dio sta agisce realmente nell'opera di diffondere la Buona Novella attraverso coloro che ha scelto. Egli stesso ha chiamato questi 'operai nella sua vigna'. Rispondendo alla chiamata, costoro devono lavorare sul nome di Gesù e solo per Lui. Questi candidati scelti da Dio sono cresciuti in nutriti in famiglie cattoliche di pia tradizione, ora sono santificati da Dio, saranno missionari, semineranno la Parola e raccogliere nella Sua risaia”.
Il termine "diacono", che proviene dal sostantivo greco διάκονος (diákonos), è direttamente legato a quello del verbo di riferimento διακονέω (servire). La parola greca "diakonia" significa "servizio tra gli altri" e ha le sue radici nelle Sacre Scritture. Il vocabolo “diákonos”, che viene abitualmente utilizzato per indicare l’azione di aiutare, assistere, servire, sia in senso sia materiale che spirituale, è presente nei libri del Nuovo Testamento e nei documenti più antichi della Tradizione della Chiesa, nonché nei testi patristici per indicare il servo di Dio.
Il diaconato, in virtù dell’ordinazione è definito dal Catechismo della Chiesa Cattolica “sacramento del ministero apostolico”: "L’Ordine è il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli, continua ad essere esercitata nella Chiesa sino alla fine dei tempi: è, dunque, il sacramento del ministero apostolico. Comporta tre gradi: l’episcopato, il presbiterato e il diaconato" (CCC. n. 1536).
Oggi i diaconi svolgono diversi ministeri, nella pastorale, nella carità, nella catechesi, nel settore della formazione e dell'educazione. I diaconi sono impegnati in Vietnam nello sviluppo pastorale e spirituale delle comunità, come responsabili di cappelle, nel ministero pastorale dei centri urbani, nei centri di istruzione laicale e nelle scuole teologiche, o in uffici al servizi di diocesi, realtà ecclesiali.
Il servizi di “diacono” spesso prelude al sacerdozio, ma ci sono anche coloro che sono ordinati al ministero diaconale e restano fedeli a questa vocazione per tutta la vita.
Tra i simboli tradizionali del ministero diaconale vi sono l'asciugamano e la ciotola. Molti apprezzano il messaggio tradizionale di questo simbolo di umile servizio, in ricordo di Gesù, che ha assunto la condizione di "servo" lavando i piedi ai discepoli. Un altro simbolo popolare intorno a CCS è la spirale che rappresenta, il flusso dello Spirito Santo nella vita, la circolarità dell'amore di Dio e il passaggio dall'esperienza della vita nello spirito all'azione.
In Vietnam e nelle comunità della Chiese asiatiche, vi sono alcune varietà di figure diaconali che si possono riassumere in tre modelli: i "diaconi samaritani”, sensibili e dediti alle necessità del prossimo; i "diaconi profeti”, più attenti alle sfide collettive, alla predicazione, all'evangelizzazione in zone dove on è arrivato il seme della Parola di Dio; i "diaconi pastori”, che esercitano maggiormente un ruolo di animazione al servizio delle comunità ecclesiali.
(AD-PA) (Agenzia Fides 2/4/2022)